Dopo le teorie introdotte con la New Archaeology, i metodi matematici e gli approcci quantitativi sono stati ampiamente utilizzati in archeologia. Partendo dall’osservazione del sito di Miranduolo, proponiamo un’analisi numerica multivariata per testare una distribuzione normale ed elementi di ricchezza positivi e/o negativi, valutando i livelli stratigrafici e i loro manufatti. Vetri, metalli e ceramiche sono le migliori prove materiali per comprendere la struttura della società. Per ognuno di questi manufatti dobbiamo stabilire un valore diverso basato sul livello quantitativo e qualitativo per definire la misura della ricchezza, o perlomeno un indice di complessità. In particolare, utilizziamo uno specifico tipo di analisi intra-site (local density analysis) e sperimentiamo l’uso della network analysis all’interno di un sito archeologico. In questo modo sarà possibile osservare “quanto” e “qual’è” l’impatto sulla valutazione della ricchezza, o perlomeno degli indici di complessità. Lo scopo di queste analisi è definire gli elementi gerarchici distintivi per la popolazione dell’insediamento di Miranduolo. Intorno all’VIII secolo, l’interpretazione stratigrafica suggerisce un villaggio con due ‘clausure’ in cui vengono conservate le derrate alimentari, due zone intermedie (di cui una di pertinenza di un fabbro) e le capanne dei contadini. Miranduolo nel IX secolo ha un’organizzazione “curtense”: una zona di potere con la famiglia che controlla il sito (casa dominica), il dominicum e il massaricium. Con questo contributo si vuole proporre un metodo analitico per aiutare i ricercatori a comprendere le differenze socio-economiche all’interno dell’insediamento.
Dettaglio pubblicazione
2021, FACTA, Pages 119-149
Sistema di valutazione dei manufatti per un’interpretazione socio economica del sito di Miranduolo fra VIII e inizi X secolo. (01a Articolo in rivista)
Menghini Cristina, Nardini Alessandra, Palmas Carla, Bertoldi Stefano
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